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AMORE E SOGLIOLA . Alle dovute distanze. Di Giovanna Borrello

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Rubrica Filosofia in Cucina, a cura di Giovanna Borrello


AMORE E SOGLIOLA . Alle dovute distanze

 

L’amore ai tempi del Coronavirus è una specie di impresa impossibile: dopo aver appurato che per“congiunto” si considera anche il/la fidanzato/a  o l’amato/a, sappiamo che però vanno incontrati alle dovute distanze, sempre muniti di guanti e mascherine. 

Platone, per  il quale gli amanti sono un tutt’uno, sarebbe  caduto  in preda alla più nera disperazione. Secondo il mito dell’Androgino, narrato nel Simposio, infatti, chi si ama lo fa nel ricordo di un’antica e originaria unità…simile a quella che proponiamo in questa ricetta, di due filetti di una medesima sogliola!

 

Se la nostra mente va ad un pensatore metafisico come Platone e alla sua teoria dell’amore, fatichiamo non poco a immaginare una relazione  tra le altezze della filosofia e un volgarissimo e terreno cibo.

Del resto, cosa di più astratto e ideale esiste nel pensiero filosofico della teoria dell’Amore Platonico? Un pensiero che ha fatto sognare  o rabbrividire, a secondo dei casi, l’intera umanità.

Eppure Platone, per parlare dell’amore e della concezione delle due metà, a quale immaginario fa ricorso?

Proviamo a rileggere qualcosa…

“L’Amore reciproco è connaturato negli uomini: esso ci restaura l’antico nostro essere perché tenta di fare di due una creatura sola e di  risanare così la natura umana (…), ognuno di noi è dunque la metà di un umano resecato a mezzo com’è  al modo delle sogliole due pezzi in uno solo; e però sempre è in cerca della propria metà. E quanti risultano tagliati da quest’essere misto che allora chiamava androgino. ( Il Simposio)

 

E  quindi in nome dell’Amore Platonico eccovi una splendida  ricetta per cucinare la  sogliola. Preparatela  e dividetela a metà e in parti eguali con il vostro partner . 

Buon appetito!



RICETTA DELLA SOGLIOLA ALLE ERBE

                                 

1 sogliola di dimensioni medie   

100 gr di burro

1 bicchiere di vino bianco secco

salvia, rosmarino, maggiorana, timo – q.b.

prezzemolo  ed   una foglia di menta fresca

sale q.b.

 

In una padella fate sciogliere il burro e prima che si imbiondisca  disporre le sogliole (al massimo due per volta) già liberate delle interiora ed infarinate.

Fate cuocere a fuoco basso. 

A metà cottura aggiungere il vino bianco ed aumentare la fiamma. Aggiungere le erbe e scuotere energicamente in modo che evaporando il vino si formi una crema  piuttosto densa. Aggiustate di sale e servire.  Si accompagna bene con carote “alla Giuliane”. 

(Da La Mente a banchetto, ed. Tempolungo)

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